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Progetto 9

La Passione ma soprattutto l'adorazione per l'opera di Ludwig van Beethoven non può risolversi  senza la parola condivisione. Da questo entusiasmo autentico di Giovanni Baldini e di Luca Delle Donne prende vita il Progetto 9, che vuole omaggiare il repertorio sinfonico del Maestro attraverso sei concerti dispiegati entro un arco di tempo di sei anni.

 

Il nome di Beethoven riesce in un'impresa unica per la città di Trieste: riunire le più importanti istituzioni culturali e musicali in uno sforzo congiunto per un'iniziativa di assoluta qualità e prestigio. 

Il Comune di Trieste e la Provincia di Trieste hanno dunque affiancato la Società dei Concerti nella promozione del progetto, che ha visto la partecipazione dell'orchestra del Teatro "G.Verdi" di Trieste, dell'associazione Blooperslab, del Museo "Schmidl", del Museo Revoltella e della Biblioteca beethoveniana di Muggia, del Conservatorio "G.Tartini" di Trieste, del Festival Wunderkammer, dell'ICMA di Duino, della Stazione Rogers, del Teatro "Miela", della Cappella Underground, 

 Ma il Progetto 9 non è solo sinfonie: quale preludio al concerto conclusivo con la Quarta e la Quinta sinfonia, la Settimana beethoveniana ha offerto al pubblico triestino oltre quindici eventi "introduttivi" all'universo di Ludwig van Beethoven (per dettagli completi della Settimana vi consigliamo di visitare la pagina dedicata).

 

Dopo una settimana intera, ricca, ricchissima di eventi, arriva l'atteso concerto del giorno 11 novembre 2013. Ma per i soci della Società dei Concerti così come gli altri appassionati ancora due sorprese: poco prima dell'inizio infatti, gli stessi ideatori del progetto hanno allestito una prolusione ad ingresso gratuito, presso la Sala "Bartoli". Video, ascolti e trascrizioni delle due sinfonie per quattro mani hanno "preparato" gli ascoltatori alla fruizione di questi due capolavori beethoveniani.

 

 

 

 

La riprova del successo della formula della prolusione si percepisce ancor prima dell'inizio della lezione: con costanza ammirevole, centinaia di persone si affrettano per trovare un posto a sedere, raggiungendo il teatro anche un'ora e mezza prima del concerto stesso.

Offrire un servizio gratuito come questo è il giusto ringraziamento a chi arriva trafelato dal lavoro, a chi rinuncia ad una cena tranquilla, a chi vuole davvero affinare la propria sensibilità musicale.

 

Da momenti di incontro come questo, dalle domande e dalle discussioni a fine prolusione e dai consigli sulle ultime pubblicazioni, sugli ultimi cd e sugli ultimi video di youtube, si crea un bellissimo circolo virtuoso che non può non essere di stimolo all'approfondimento e ad una conoscenza più completa della Musica.

 

 

 

L'altra sorpresa ha sancito l'inizio di una proficua collaborazione degli ideatori del Progetto 9 con la famiglia Carrino, curatori della Biblioteca beethoveniana di Muggia: una collezione privata con oltre 9.000 rarità legate al mondo di Beethoven, con numerosissimi pezzi unici, originali e prime edizioni. Dalle sculture agli ex libris, dall'iconografia alle partiture, dalle medaglie ai francobolli, dalla pubblicità sino alle maschere mortuarie, questa incredibile collezione ha impreziosito il foyer del Politeama "Rossetti" con una mostra temporanea visitabile gratuitamente anche durante l'intervallo. Per l'occasione, sono state esposte alcune opere direttamente connesse con la Quarta e la Quinta sinfonia, prestigioso preludio in esclusiva per gli spettatori del Progetto 9.

 

 

Ore 20.30. Il teatro gremito fino all'ultimo ordine di posti accoglie l'orchestra del Teatro "G.Verdi" di Trieste e il celebre direttore britannico Frank Shipway. Le emozioni travolgenti ed intense vissute in quella sala il giorno 11 novembre non possono essere adeguatamente descritte tramite un breve riepilogo ma sono ancora vivide in chi era lì, presente, quando gli applausi ringraziarono festosi i maestri dell'orchestra e il M° Shipway.

 

Per svariate ragioni di ordine manageriale, e per commemorare la recente scomparsa del M° Frank Shipway, si è deciso di chiudere virtualmente il Progetto 9 alla prima edizione.

 

Naturalmente, il fuoco vitale che ha dato luce al progetto non si è esinto, bensì proseguirà sotto altre forme, con una nuova veste e nuovi obbiettivi.

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