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Festival Internazionale Primavera beethoveniana 2017

 

La terza edizione del Festival, che è stato realizzato anche grazie al sostegno della Fondazione Ananian, ha puntato i riflettori su un evento sinfonico "assoluto": il 9 aprile, al Teatro "Rossetti" di Trieste, un'orchestra di giovanissimi musicisti accompagnerà il M° Emmanuele Baldini nel Concerto per violino di Beethoven, diretta da un più che ventenne Maestro, Gaetano Lo Coco, già celebre a Londra per aver allestito un Festival rossiniano. 

Accanto a questo cardine, ruoteranno il ciclo di lezioni-concerto di Hausmusik, il consueto appuntamento dedicato all'integrale delle Sonate per pianoforte con il M° Letizia Michielon ed una conferenza sulla Pastorale

Un ringraziamento particolare alla succitata Fondazione Ananian, alla Biblioteca beethoveniana di Muggia, al Caffé Tommaseo, alla Schillerverein, al Goethe-Zentrum Triest e al Conservatorio "G.Tartini" di Trieste.  

 

 

Questa particolare iniziativa ci sta molto a cuore: parlando da co-fondatori del Festival, non nascondiamo il sentimento di profonda gratitudine e gioia che ha avvolto l'organizzazione del concerto del 9 aprile. Tutto nasce in seno alla fondazione dell'orchestra giovanile "Orchextrà", che riunisce i giovanissimi studenti delle scuole secondarie del Friuli Venezia Giulia: un "grazie" dunque al Dirigente Scolastico dell'I.S.I.S. Carducci Oliva Quasimodo e al M° Silvio Quarantotto, che nel 2016 hanno dato vita a questa splendida realtà. 

Giovani musicisti ma anche un giovanissimo direttore d'orchestra: la "bacchetta" è un italiano, Gaetano Lo Coco, agli onori della cronaca britannica per il Festival su Rossini da lui stesso creato. Direttamente dall'OSESP di San Paolo del Brasile il solista, Emmanuele Baldini: la presenza e l'esperienza di un violinista di fama internazionale diventa un'occasione per lavorare a stretto contatto con un professionista dalla carriera trentennale. 

Più di mille persone hanno assiepato il Politeama Rossetti per celebrare mesi e mesi di lavoro, nobilitando gli sforzi di giovani ragazzi che - oltre alle ore passate sui libri di scuola - hanno trovato il tempo per provare e riprovare i brani che avrebbero costituito il programma del concerto. 

Un evento, gratuito naturalmente: grazie all'impegno delle istituzioni coinvolte (Regione FVG e Comune di Trieste), il pubblico ha potuto apprezzare un progetto senza fini di lucro, ma con l'unico intento di condividere Bellezza. 

E cosa c'è di più bello nel vedere dei giovanissimi ragazzi mentre incontrano l'Arte?

 

Attorno a questo fulcro hanno ruotato tutti gli altri eventi componenti la terza edizione del Festival: una conferenza, un recital per pianoforte e i richiestissimi appuntamenti con le Hausmusik.

Ancora una volta, come nella migliore tradizione filo-asburgica, alcune dimore private hanno ospitato lezioni-concerto (così come le visite guidate alla Biblioteca beethoveniana) aperte a qualsiasi tipo di pubblico. 

Dopo ogni singolo incontro, la nostra felicità maggiore scaturiva dal notare che ciascun partecipante sarebbe tornato a casa con la certezza di aver "colto" qualcosa, di aver fruito e di essersi avvicinati al Grande. Amiamo ripeterlo: in queste Hausmusik lo spettatore è alla stessa "altezza" del musicista. 

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