Festival Internazionale Primavera beethoveniana 2016
La seconda edizione della kermesse dedicata a Ludwig van Beethoven è stata allestita sotto l'egida della Civica Orchestra di Fiati "G.Verdi" - Città di Trieste, è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione CRTrieste ed è stata supportata dai main sponsor Mademar, Fisiomed e Ad Maiores.
Anche quest'anno le collaborazioni illustri hanno coinvolto il Teatro Miela, il Caffé Tommaseo, il Triestebookfest, Biblioteca beethoveniana di Muggia, ENAIP, il Goethe Zentrum, Bel Composto, la Fondazione Ananian, la Schillerverein, la Società Dante Alighieri - comitato di Trieste, il Festival Pianistico Internazionale, DueErre produzioni multimediali, Libreria Minerva, Libreria Lovat, Blooperslab ed il Conservatorio "G.Tartini" di Trieste.
Un carnet ricchissimo, che consta di ben 35 eventi multidisciplinari, dal Contest per i più giovani ai concerti, dalle Hausmusik alle conferenze, dalle lezioni-concerto alle visite guidate.
La divulgazione comincia nel segno di una sinergia nuova: assieme al Goethe-Zentrum Triest, viene allestita la conferenza dal titolo "Inno alla Gioia", nella quale si intreccia lo studio della lingua tedesca con alcune agili chiavi di lettura per interpretare il capolavoro beethoveniano della Nona sinfonia.
Gli approfondimenti culturali non si fermano qui: parallelamente si tiene il ciclo di lezioni organizzato da Bel Composto e - accanto al concerto facente parte dell'integrale delle Sonate - il M° Letizia Michielon organizza a Trieste il Convegno nazionale di Filosofia della Musica (12/5/2016). L'obbiettivo è preciso: abbracciare ogni prospettiva possibile sul Grande aprendosi a qualsiasi tipo di pubblico e di fruitore.
Per la prima volta in assoluto, il Festival Internazionale Primavera beethoveniana stringe un nuovo legame artistico con il Festival Pianistico Internazionale, giunto nel 2016 alla sua nona edizione. Quattro pianisti emergenti si sono esibiti al Teatro Miela in altrettanti recital solistici e all'interno dei loro programmi vi era almeno un brano di Ludwig van Beethoven.
Beethoven è anche incontro di due strumenti straordinari: violino e pianoforte. Al fine di poter ascoltare, un giorno, tutte e dieci le sonate che compongono il corpus di opere in questa formazione, il Festival ha allestito sia concerti che lezioni-concerto per comprendere al meglio questo repertorio. Il M° Roberto Turrin (pianoforte) ha accompagnato il M° Emmanuele Baldini (violino) nell'appuntamento del 29 marzo al Teatro Miela, mentre la Haumusik dal titolo "La Sonata e Kreutzer" ha visto la spalla dell'attuale OSESP di San Paolo del Brasile accompagnata dal fratello Giovanni; un pomeriggio "in famiglia", come nella tradizione musicale ottocentesca.
L'interdisciplinarietà ha da sempre contraddistinto il taglio divulgativo che i fondatori di questa manifestazione hanno voluto mantenere nel tempo: il Triestebookfest ci ha aiutati nella creazione di due inediti di assoluto prestigio.
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Il 4 e il 18 maggio 2016 il libro incontra la partitura: Tolstoj e Shakespeare verranno "letti" con due attenzioni differenti, una rivolta al testo, l'altra rivolta alle note.
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Un ringraziamento speciale a Giampiero Crastini (nella foto), che per l'occasione interpreta alcuni passaggi de "La sonata a Kreutzer", del grande scrittore russo.
Un'occasione più unica che rara: l'associazione Bel Composto, a cura di Valentino Sani, ha istituito presso la Libreria Minerva un ricchissimo ciclo di lezioni dedicate al Nostro.
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Dopo ben dodici incontri a tema, il gran finale: l'elegante Palazzo Vivante ha accolto la "Festa della Nona", a conclusione del vasto percorso didattico che ha trovato il suo apice nella monumentale architettura della sua ultima sinfonia.
A fianco dei giovani: la Fondazione Ananian, l'ENAIP, Blooperslab hanno affiancato il Festival per il Beethoven Art Contest, un'iniziativa gratuita per tutti i giovani artisti della regione.
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Ispirarsi a questo compositore porterà grandi frutti: accanto ad un cospicuo premio in denaro, il secondo e il terzo classificato si aggiudicheranno dei corsi di formazione gratuiti che gli stessi vincitori potranno scegliere in base ai loro interessi.
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Un altro modo per stimolare le nuove generazioni ad essere creative e a scoprire la profondità della figura di Beethoven, che per secoli ha stregato le menti di centinaia di migliaia di pittori, scultori, incisori, scrittori e uomini di cultura.
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Poter guardare le opere di Beethoven da altri punti di vista dev'essere un impegno per ogni appassionato: visto il successo di questa "formula" il Festival ha nuovamente invitato ad esibirsi il M° Riccardo Morpurgo, jazzista e compositore triestino.
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Non è solo un concerto, bensì un'avventura sonora imprevedibile, inafferrabile ed improvvisata nel senso più bello di questo termine: alcuni temi, tratti dalle Sonate o da altre composizioni, diventano un trampolino verso voli pindarici attraverso la tastiera; ricordando allo spettatore che proprio Mozart, Beethoven e tanti altri colossi hanno strabiliato l'uditorio attraverso la sapiente arte dell'improvvisazione.